Chi conosce i Gyoza giapponesi?
Oggi voglio proporvi una versione più italiana!
Qualche settimana fa il corriere mi ha consegnato un pacchetto da parte della Storica Fattoria Palagiaccio di Firenze, conteneva 3 varietà di formaggio (Gran Mugello, Blu Mugello e Fior di Mugello) ed un vasetto di Tonno di Firenze, che a vederlo sembra davvero tonno in filetti, ma in realtà è un ottima carne di manzo.
Mi sono così ricordata di aver aderito al contest Lattidamangiare giunto alla sua 4 edizione! L’idea era quella di abbinare uno o più di questi prodotti creando un menù di 2 portate (salata e dolce) in chiave orientale fusion o americana!
Io amo la cucina orientale, così ho deciso di “orientarmi” (Ah Ah!) su questa!
Vi propongo quindi come primo piatto i Gyoza Palagiaccio
Ingredienti per circa 15 ravioli:
Pasta:
-200 g di farina
-100 ml di acqua
-1 cucchiaio di olio d’oliva
Ripieno:
-1 vasetto di Tonno di Firenze
-100 g di formaggio Gran Mugello grattugiato
-1/2 porro
-10 fili di erba cipollina
-6 foglie tenere di bieta
-1 spicchio d’aglio
-1 cucchiaino di zenzero in polvere
-1 cucchiaio di olio d’oliva
-1 cucchiaio di salsa di soia
-1 cucchiaio di zucchero
-q.b. di sale e pepe
Salsa d’accompagnamento:
-50 ml di salsa di soia
-1 cucchiaio di aceto di riso
-2 cucchiai di cherry
-1 cucchiaino di zucchero
-1 spicchio d’aglio a fettine
-1cm di zenzero fresco
-1/2 porro a rondelle
-6 fili di erba cipollina a rondelle
Preparazione:
Preparare prima la salsina in modo che gli ingredienti insaporiscano per bene la soia; basta mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola e far riposare coperta con pellicola.
Passare ora all’impasto della sfoglia per i ravioli: in una ciotola mescolare la farina con l’ acqua e l’olio. Impastare fino ad ottenere un impasto liscio. Far riposare coperto con pellicola il tempo della preparazione del ripieno.
In una ciotola mescolare la carne sminuzzata con il formaggio grattugiato, lo zenzero, l’ aglio tritato, le foglie di bieta tagliate a striscioline, il porro e l’erba cipollina tritati. Aggiungere poi la salsa di soia, lo zucchero, l’ olio e il pepe. Mescolare bene.
Riprendere ora l’impasto, stenderlo in una sfoglia sottile (col mattarello o con l’ aiuto della macchina per la pasta)
Ora, se avete lo stampo grande per ravioli tutto sarà più facile, ci poggiate un cerchio di sfoglia, mettete un cucchiaio di ripieno e chiudete.
Se invece, come me, pensate di averlo invece poi vi rendete conto di averlo perso, andate su youtube e cercate “tutorial Gyoza” , troverete il video dimostrativo su come chiuderli in modo da dare la forma caratteristica.
Una volta che avete finito di “gyozare”, preparare una padella con un filo d’olio e rosolare i Gyoza sui 2 lati e sulla base.
Appena sono coloriti aggiungere un dito d’acqua e far cuocere fino a completo assorbimento.
Servire con la salsina preparata in precedenza e filtrata.
Sono strepitosi! 15 Gyoza li abbiamo mangiati in 2!
Passiamo ora al lato dolce del menù, il dessert!
Provateci voi a pensare ad un dolce di ispirazione orientale al quale poter abbinare un formaggio semistagionato!
Parlando con la mia amica Elisa del blog Le Tortine, mi raccontava di un gelato che aveva assaggiato in montagna, al gusto pera, decorato con scaglie di pecorino.. beh, ho scoperto che la testimonianza più antica di questo abbinamento fenomenale risale addirittura al 200, lo si deduce da un proverbio dell’epoca: “Dio non ha mai fatto un matrimonio così riuscito come quello tra la pera e il formaggio”
Grazie Eli, ho deciso! Faccio un gelato alle pere e scaglie di Fior di Mugello e lo servirò sui dorayaki, golosi dolcetti giapponesi…ma non voglio usare una pera qualsiasi, se parliamo di oriente viene in mente la pera Nashi, nota anche come Pera asiatica che, rispetto alla pera europea, è più ricca di acqua, ha una consistenza più granulosa ed è diversa anche nella forma, somiglia tanto ad una mela!
Inizia la lunga ricerca di queste pere, ma senza successo, perchè… indovinate? non è stagione! voglio piangere, io devo fare quel gelato, e devo farlo con quelle pere!
Ed è qui che, senza saperlo, mi viene in soccorso un’azienda piemontese, l’azienda agricola Romanisio, che è specializzata nella coltivazione delle pere Nashi! Mi spedisce la composta di pere che producono loro! Grazie! Creo un gelato facile e velocissimo con questa composta!
Ma arriviamo al dunque, vi scrivo subito la ricetta dei Dorayaki ripieni di composta alle pere Nashi serviti con gelato alle pere e scaglie di Fior di Mugello!
Per il gelato:
250 ml Panna Fresca
170 g Latte Condensato
1 cucchiaio di Rum
100 g di composta di pere Nashi
Montare la panna ben fredda, aggiungere il latte condensato a filo ed amalgamarlo con l’aiuto di una spatola, inserire ora il rum e la composta di pere e continuare a mescolare con movimenti dal basso verso l’alto. Quando il composto è ben amalgamato versarlo in un contenitore di acciaio e mettere in freezer per almeno 4 ore.
Per 5 Dorayaki (quindi 10 dischi):
150 g di farina
60 g di acqua
70 g di zucchero semolato
3 uova medie
1/2 bustina di lievito per dolci
20 g di miele
Dividere i tuorli dagli albumi e montare a neve questi ultimi, non appena diventano bianchi aggiungere lo zucchero e continuare a montare. Quando il composto è ben montato aggiungere i tuorli poco alla volta ed il miele, ed infine l’acqua, continuando a montare con lo sbattitore. Setacciare sul composto la farina con il lievito e mescolare con una spatola, sempre con movimenti dal basso verso l’alto, facendo attenzione a non smontare tutto.
Ora arriva il bello, armatevi di pazienza e cuocete queste profumatissime frittelline, e se la prima non riesce, tranquilli, è normale!
Una volta che sono tutte cotte accoppiatele 2 a 2 e farcitele con la composta di pere. Sistemate un Dorayaki su ogni piatto e poggiateci sopra una o più palline di gelato, fateci una colata di composta e servite con scaglie di formaggio Fior di Mugello, vi assicuro che il contrasto che si crea è superlativo! Fidatevi!
Ora però incrociate le dita per me! L’esito del concorso si saprà il prossimo mese!